Come diventare paraculo in pochi mesi

Dovendo analizzare il finale dei Promessi Sposi per il seminario di preparazione alla prova scritta ecc ecc, ho pensato di riesumare il caro vecchio quaderno d’italiano di seconda (ci sono ancora tutte le sequenze di sistica memoria… sniff). [Seguono dodici paragrafi di commenti nostalgici]

Ora, fra tali antichi codici rinvenni due versioni diverse del medesimo manoscritto, databili rispettivamente all’estate 2002 e al successivo gennaio, che molto lachmannianamente mi consentono di seguire l’evoluzione in senso paraculista del giovane IlaPensiero.
Tali manoscritti riportano riassunto e commento de "Il barone rampante", e appartengono al noto genere letterario delle "schede del libro" – arma didattica che affliss.. affliggett.. beh, ha afflitto generazioni di studenti, almeno finché non discese sulla terra in loro aiuto S. Google da Stanford.

Trascurando alcune lievi differenze tra le due lezioni del riassunto, è nel commento personale che emerge nettamente la svolta paraculista. Riguardo alle cause del cambiamento, il dibattito critico è tuttora vivissimo: c’è chi propende per una spontanea riduzione dell’aggressività di origine adolescenzial-ormonale, chi sottolinea l’influenza del pensiero sistico-diplomatico, e chi addirittura ipotizza diretti interventi sistici sul testo.
Bisogna sottolineare, comunque, che la variazione è soltanto a livello stilistico: in entrambi i manoscritti, infatti, l’idea centrale resta un giudizio superficial-quattordicenne, che candidamente esprime la necessità di divertirsi con una bella trama mandando al diavolo le allegorie. (E’ bene che l’autrice se lo ricordi, quando sputerà spocchioso disprezzo verso qualche marmaglia di pargoli casinisti e annoiati, dicendo "ai miei tempi non ero così". No, no, ai miei tempi ero proprio così).
Ma ciancio alle bande, ecco le due versioni del testo:

Estate 2002
"Questo libro non mi è piaciuto per niente. Preferisco i libri realistici, logici e razionali – mentre questo racconta una storia irreale, e contro ogni razionalità. Avrà pure mille significati simbolici ma… per me è molto meglio una storia sì ricca di significati, ma anche con una trama avvincente."

Gennaio 2003
"Non sono riuscita a leggere con piacere Il barone rampante, che consiglierei a chi ha già una certa familiarità con romanzi di questo tipo, li può comprendere meglio e sa apprezzare anche parti dal ritmo lento che a me sono sembrate un po’ noiose."

[Mi rendo conto che questo post è completamente inutile, ma a me ‘sta cosa faceva troppo ridere]