Una picciona, ovvero un piccione femmina, ha fatto il nido sulla finestra del bagno, precisamente nella pianta che regalarono a mamma quando nacqui io. Tutto ciò è vagamente poetico.
[E mia madre, che ha una genetica avversione a ogni essere non completamente asettico e disinfettato, s’è tutta intenerita e compenetrata nel ruolo materno. Le ha pure portato in una ciotola il pranzo di Pasqua. O tempora, o mores.]
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