Dalle 2 alle 3.30 del mattino, nella notte di Pasqua

…le famose due migliori teste della blogosfera, una delle quali è naturalmente la mia :-P (l’altra è qui), hanno prodotto il seguente dialogo filosofico (nonché inconcludente, come tutti i dialoghi filosofici che si rispettino).

[ POST TRASMESSO A BLOG UNIFICATI ] 

I – Stavo leggendo questo http://www.timesonline.co.uk/article/0,,2099-2121731_1,00.html
G – che cos’è… un testo…sull’eutanasia?
I – già… peso é.è
G – peso un sacco… ma…ma perchè ti leggi ste cose?
I – perché m’interrogano, e sai che mi piacciono le cose che m’interrogano
G – mmmh…ma si che lo so… è che….boh… il mio rapporto con l’eutanasia è molto conflittuale… e mi fa paura…non mi fa paura la morte in se, quanto il fatto di pretendere di dominare una cosa che non dovrebbe essere dominabile… si ammetto di peccare di bacchettonaggine….forse… però non riesco a concepire del tutto un idea come l’eutanasia…certo è un modo che in certi casi elimina il dolore del tutto laddove lasciare la vita significerebbe solo soffrire… che poi vedi…dovrei prima provare un dolore indicibile per dire se l’eutanasia è una cosa buona o meno
I – eh… sai penso sia un po’ anche quello il punto. In realtà io sono favorevole, più che per tante ragioni metafisiche, proprio perché ho una paura fottuta della sofferenza
G – no beh, non è "anche"…alla fine è quello
I – eh..
G – però….forse non vale la pena farsi tutte ste pare…ma una volta che uno comincia a vivere sa che soffrirà…a rigor di logica sarebbe meglio non nascere…ma se ad un certo punto della tua vita stai molto male, tanto male da dover chiedere di morire, beh…a quanto dice madamalogica "visto che hai voluto vivere vivi fino in fondo"…eppure dio ha fatto l’uomo illogico
I – diciamo che non abbiamo voluto vivere… l’ha voluto qualcun altro per noi. Mi avessero fatto scegliere, prima… forse….avrei deciso per un tranquillo ed eterno iperuranio
G – beh ma questo non è del tutto vero, una volta che prendi coscienza del fatto che sei vivo puoi sempre decidere di andare in olanda per un viaggio di sola andata e terminare la tua esistenza sui 18 anni
I – diciamo che è quel che farò nel caso in cui la vita diventasse troppo ardua ^^
G – mh…forse sono superficiale… ma il sistema di Dio consiste nel dare a tutti una una proposta…ma non prevede il rifiuto di questa proposta. Pensi sia un errore?
I – e allora che proposta è?
G – ho scritto proposta ma forse sarebbe stato piuttosto…opportunità, occasione
I – occasione… per cosa?
G – beh quando giochi a ramino o a scala quaranta all’inizio hai 13 carte in mano, quello che dovresti fare è pescare da mazzo per fare un tris o una scala…volendo l’occasione è quando c’hai in mano ste 13 carte, quando comincia a pescare dal mazzo è un po’ come se cominciassi a vivere
I – ma… qualcuno mi ha chiesto se mi va di giocare?
G – nessuno te l’ha chiesto…e la domanda che ti volevo fare era proprio questa perciò nun fa la furba…secondo te è un errore non averti chiesto di giocare?
G – e in tutto ciò ricordati che ti puoi alzare dal tavolo quando vuoi..
I – la domanda non ha senso perché si contraddice in se stessa: se mi può chiedere di giocare, significa che sto già giocando. Non potevo essere io a decidere di esistere, perché per decidere bisogna esistere
G – eppure anche questa supposizione "non potevo essere io a decidere di esistere, perché per decidere bisogna esistere" è fine a se stessa, perché ne io ne te ne nessun altro sa davvero se prima di "esistere" eravamo qualcos’altro e se qualcuno con la barba bianca ci è venuto a chiedere effettivamente se volevamo o meno diventare qualcos’altro, salvo poi dimenticare tutto…
I – questo è vero
G – sai…volendo potremmo pensare che siamo frutto del caso… sarebbe un ben miserevole condizione. Ne parlava padre Lanza durante l’omelia della veglia
I – e non sarebbe ancor più miserevole pensare di essere stati voluti così? …proprio così
G – così per… per gioco?
I – mmm… no.. così… così come siamo, pieni di problemi e di guai… se fossimo stati voluti singolarmente, uno per uno, e scelti così… perché non siamo stati fatti in maniera migliore?
G – non lo so…potrebbe essere così… tu cerchi un senso, un senso a tutto, il che rende la tua ricerca lodevole… il problema è che per quanto ti sforzi non ne verrai mai a capo
I – questo è tristemente vero… ma noi come passeremmo le nottate senza problemi di cui non si può venire a capo? ^^
G – ma perchè lo trovi triste? non ti senti più donna a farti ste domande?
I – più donna??
G – eh se ti dico uomo poi t’incazzi U.U
I – auhuahauha
G – intendevo, non ti senti più figlia di Dio a chiederti perchè esisti?
I – mmm…. no
G – tra le tante soluzioni che hai sicuramente pensato non ti è sfiorata neanche lontanamente la possibilità che Dio abbia voluto farci vivere proprio per chiederci il senso della nostra esistenza?
I – che fa, si diverte a farci arrovellare su questioni insolubili?
G – naaaaaaaa… vabbè… tu cerchi una motivazione alla fede, perciò è inutile che ti parli in questo modo visto che io parto da certi presupposti che non sono i tuoi… ma secondo me quel tipo lassù ci fa fare ‘ste domande per farci capire quanto valore abbia stare qui…
I – mah…. poteva anche spiegarcelo lui… perché a me le domande non mancano certo, eppure, fatico a cogliere questo valore. Il che non significa che non mi piace vivere… ‘nzomma, hai capito
G – si ho capito benissimo. Chissà…se ce lo spiegava saremmo stati un po’ come quei bimbi viziati che vogliono tutto e subito…
I – eh… vabbè senti… data l’ora …..^^
G – ok…felice di avermi intrattenuto su un tema d’altissimo livello fino alle… 3:33????? O__O
I – oh yeah ^^
G – wow
I – <il mio neurone siede ora sorridente al balcone della fronte, pensando che il neurone interlocutore possiede sinapsi di tutto rispetto ed è sempre bello scambiarsele>
G – <il neurone dall’altro capo della sinapsi riassume tutti in una splendida sintesi………"minchia!">
I – uhauhauahuahauha
G – …il mio neurone è uno che arriva al sodo U.U>

[E con questa saggia conclusione, abbiamo pensato fosse meglio andare a nanna]