Dato che proprio mi chiedete un’opinione

mi sono informata. Ma sì, sul Papa, ecc ecc.

Non argomenterò nulla, perché il profluvio di parole sulla questione mi par già eccessivo. Cercate su internet; da qualche parte ci sarà anche la mia idea.
Piuttosto, lascio una sensazione.

Io sapevo che Dio – anzi, no, non sapevo nulla su Dio, però mi piaceva immaginarlo così – era sussurro e non grido, candela e non riflettore, omino seduto in un angolo e non folla manifestante, foglia caduta in un prato deserto e non marmo scolpito di chiesa maestosa.
Poi sapevo anche – questo lo sapevo già con più certezza – che tutti, proprio tutti un qualche giorno della loro vita, passeggiando in un silenzio sentono tremar l’aria di vetro e pregano che qualcuno lanci un ciottolo e l’infranga finalmente; o mettendo il piede per sbaglio dentro un tombino del cuore, con terrore ondeggiano sospesi sopra al vuoto che non sanno. Allora, se s’incontrasse qualcuno, si potrebbero bisbigliare illazioni, raccontarsi le storie e le mitologie, o solo accompagnarsi sulla strada, perché al prossimo tombino ci sia una mano tesa da afferrare. Credo che chiunque sarebbe contento di questo.
E se poi, continuando a passeggiare, quello vedesse sulla strada due crocchi con bandiere a urlarsi contro, riderebbe amaramente; deviando il percorso passerebbe lontano, in cerca d’un cantuccio abbastanza silenzioso per sentire ancora quell’aria scricchiolare.