Talenti

"questa mi esce proprio dal cuore: le persone che sanno di avere delle qualità non lo dicono ai quattro venti, non lo ripetono ogni tot..quasi come per convincersene…
Le persone che sono consapevoli di esistere mica te lo schiaffano in faccia giorno dopo giorno no?
E cosi si vive..punto.
A buon intenditor poche parole!"
 
Tra un fazzoletto e l’altro – etciù – mi sono imbattuta in questo mezzo sfogo dell’ele. Post che come al solito non mi ha lasciato indifferente, dando invece un altra bella spinta al cricetino che corre instancabilmente sulla ruota, nella mia testa.
Un po’ mi è venuto da sorridere, pensando che lei stessa è fra le persone che sanno di avere delle qualità (anche se ho sempre avuto qualche dubbio. Non sul fatto che le abbia, ma sul fatto che ci creda fino in fondo). D’accordo, non le pubblicizza ai quattro venti – o forse sono io che non ci faccio più caso, ormai la mia elecentrica preferita m’ha corrotto definitivamente ^^ – ma chissà, qualcuno ogni tanto una involontaria gomitata dal suo ego se la sarà beccata. Così come sarà di certo capitato a me di calpestare una persona per sbaglio, mentre ero tutta concentrata a rappezzare la mia autostima.
Mi ha fatto riflettere quell’osservazione: "…quasi come per convincersene…". E’ vero, ci si vanta per convincere se stessi del proprio valore.

Immagino succeda un po’ a tutti – abbiamo bisogno di conferme, così spesso elaboriamo qualche traballante metodo per raccattare fiducia. Purtroppo, a volte pensiamo di trovarla sbandierando in giro la nostra presunta superiorità; o aggrappandoci con tutte le forze a quelle due capacità di cui siamo abbastanza certi, per non naufragare nelle tante insicurezze.

 
Però – c’è un però – non bisogna cadere nemmeno nell’eccesso opposto. Ammetto che qualche volta ho contato fino a mille prima di interrompere, ad esempio, la nenia dei purtuttavia lanciando qualche quesitone filosofico – tutte le mie 465 personalità paranoiche si riunivano chiedendosi se fosse il caso, finchè arrivava la Razionalità a dar loro 465 calcioni nel sedere, ricordandomi che anche sotterrare i propri talenti è una cazzata.
C’è gente – a volte anch’io – che non ha il coraggio di sfruttare a fondo le sue capacità, mentre dovrebbe vergognarsi molto di più di buttar via cio che sa fare, trascinando se stesso e gli altri sempre al ribasso; e magari aggiungendo al quadretto un po’ di gratuita lamentazione. Questo non lo posso accettare, e quando mi ritrovo complice del pessimismo scolastico-cosmico, finisco sempre a mangiarmi le mani. 
 
Tanto per finire con la sempreverde teoria della via di mezzo, credo che tra sbandierare in modo indelicato le nostre qualità e nasconderle vigliaccamente si possa trovare un buon compromesso: semplicemente, usarle.