Appunti sparsi sulla vita

questa cosa importantissima su cui dibattere, per capire se ci appartiene, se si può interrompere, cosa è cura, cosa è alimentazione, bla bla.

Mi viene in mente che in Giappone si suicidano come mosche, per fallimenti professionali, per mancanza di scopi.
Penso al mondo antico, ma non solo, in cui ci si suicidava per difendere l’onore, perché era preferibile perdere la vita rispetto alla dignità. E, magari, il suicida era poi considerato con rispetto per il suo gesto.

Non per dire che condivido queste visioni del mondo.
Ma per ricordare che tutte quelle storie sulla vita inviolabile e sul suicidio da impedire sono solo prodotti della cultura cristiana. Ci vengono presentati come limiti invalicabili, pilastri indiscutibili, e forse anche il più radicale del radicali, se vedesse un tizio sul cornicione, proverebbe a salvarlo.

Eppure questa è soltanto una delle scelte culturali possibili.