Proporzioni

– C’è chi dice che l’uomo sia il massimo compimento della natura, la punta della piramide. Per altri invece la piramide è rovesciata, e l’uomo è il meno perfetto…
РPerch̩?
– Perché è l’organismo che dipende di più dagli altri – ha spiegato. Graziano parla lentamente con accento romanesco, soffiando ogni frase in un sospiro da saggio compassato e umile. Ha una sessantina d’anni, occhietti vispi e ogni tanto un sorriso sornione, stanco e furbo insieme. Passa i pomeriggi giocando a carte con la moglie, un donnone ironico con labbra grosse e trucco forte.
Gli altri pazienti chiamano Graziano “colonnello”. E’ laureato in matematica e ha studiato legge all’accademia militare. Credo sia veramente un ufficiale. Non avevamo mai parlato moltissimo, ma quando mi vedeva studiare in sala informatica mi chiedeva sempre cosa stessi leggendo.
– Montaigne – avevo risposto quel giorno. Non so bene come siamo arrivati, poi, da lì alla Perfezione, passando per un lungo discorso pieno di citazioni e buon senso. Il mio collega serviziocivilista taceva, stravaccato sulla sedia accanto a me, non so se annoiato o stranito. Io ascoltavo, per lo più, un po’ per non palesarmi troppo ignorante, un po’ perché osservarlo era molto più interessante che contraddirlo su qualche cavillo teorico. In effetti, non diceva chissà quali originali verità – o sarà che tutti i gruppi cattofilosofici che ho frequentato hanno inflazionato ogni repertorio di opinioni – ma le diceva con una carismatica e quotidiana saggezza, che mi affascinava.

– Dipende cosa intendiamo… cos’è la perfezione? – gli ho chiesto.
– E’ l’equilibrio, la proporzione. L’hai studiata la sezione aurea, sì? Ecco… ma anche quando vediamo una bella donna… è bella perché è proporzionata, ci piace se ha le gambe lunghe, un collo ben fatto…

Ho sorriso un po’ amaramente, senza contraddirlo.
D’altra parte, sorridevo amaramente proprio perché sapevo di non poterlo contraddire.