E se invece

di fissare annoiati la meta già vista, solcando la strada più dritta di frasi già fatte
chiudessimo gli occhi e piano
– con molta e nessuna attenzione –
danzassimo intorno le mani, tastando nell’aria l’odore
della direzione
senza anticipare di un palmo la curva
(le dita non tese
ma appena raccolte, timide
di uno spigolo improvviso) ?

Bolle di sapone

[Dai, non toccare le bolle di sapone – non chiedere, sarebbe così meravigliosamente diverso, se non chiedessi, e rimanessimo al buio – non rispondere in fretta, c’è un silenzio e un respiro, prima della verità – guarda quella come plana, c’è un riflesso dentro, sarò io? Dai si rompe, non toccare…]