C’era l’anima?

"Si dice di certi prodotti che dovrebbero mostrarsi, almeno in parte, come appartenenti alle arti belle, che essi sono senz’anima, sebbene per ciò che concerne il gusto non vi si trovi niente da biasimare. Una poesia può essere garbata ed elegante, ma è senz’anima. Una storia è esatta e ordinata, ma è senz’anima. Che cosa si vuol dunque intendere con la parola anima?"
(Kant, Critica del giudizio)

C’era l’anima? Chiedevi. Quella ti rispondeva giudizi tecnici, ma tu: c’era l’anima?
Ogni tanto – io che l’ho sfiorata, giusto per un po’ – mi domando se c’è ancora, quell’anima, e se è cambiata. Ma sì, certo che c’è, starà solo passando in mezzo a qualche altra vita.

[No, non c’entrava niente, Kant. E’ che mi ha ricordato, per una parola soltanto]