Quando si dice agaetis byrjun.

1.

– Ma dai, l’hai fatto anche tu… allora dimmi, com’è?
– Ah, io l’ho fatto perché era l’unico modo per iscriversi all’albo, ma non aspettarti niente dal corso.

2.

– …e quindi domani ho il test per Servizio Sociale…
– COSA? SEI PAZZA? Io l’ho mollato!

– – –

Nell’interminabile ora e mezza di appello e banali istruzioni su come non annullare il test disegnando cornicette sui bordi, ho osservato i candidati.
Circa duecento. Qualche sparuta attempatella, ma perlopiù sbarbine ben acconciate.
Quattordici maschi.
(Lo so che non dovrei più far caso a queste cose. Però…)

– – –

Ticchettando la penna sul tavolo, in attesa, ero emozionata. Non per paura di non saper dire se “un medico ordina o prescrive un medicinale”, ma perché, sotto quelle gradinate brulicanti matricole, contavo quanti dei miei vecchi sogni sono riuscita a realizzare.
Nessuno.

Ora proviamo con quelli nuovi.