Bambine

Ci sono esigenze insensate che vengono dal profondo. Frignano e pestano i piedi come capricci di bambini. Se non le assecondi, il vuoto nel petto è drammatico, l’ingiustizia subita enorme tanto quanto gli Adulti, lassù.

Con gli anni, calano. Cominci a sfoltire l’esigenza di dormire al buio anche in viaggio e di non farti mai toccare le tue cose. Poi è il momento di non piangere se perdi un oggetto caro, e di perdonare chi te li rompe. Alla fine riduci anche la mortale frustrazione di quando qualcuno non risponde a un sms, o ti dà buca poco prima di un appuntamento.

Un residuo di bambina, però, rimane sempre. Lei sta lì, zitta zitta per non incrinare la rispettabile apparenza di Persona Matura, finché all’improvviso la senti piangere dal fondo. Vuole attirare la tua attenzione, in genere nei momenti meno indicati. Cerca di commuoverti con frasi lancinanti dal tono lamentoso e vittimista, come uffa, avevo sempre immaginato di realizzare questo, e per colpa tua…, oppure ecco, lo sapevo, non gli importa niente a nessuno…, o dicono tanto che devo chiedere ma poi non fanno mai come vorrei, o ancora non è giusto, per voi è sempre tutto troppo complicato o faticoso e io non posso mai fare niente,

che sono poi tanti modi diversi per dire
ehi, ogni tanto ho bisogno di sapere che mi volete bene, che mi volete così tanto bene da poter soddisfare anche qualche richiesta irrazionale, solo perché mi rende felice.

Le richieste razionali, infatti, vengono soddisfatte solo perché sono sensate. Non importa voler bene a chi le presenta, sono giuste e perciò si risponde positivamente.
Quelle ingiustificate o superflue, invece, si soddisfano per il solo gusto di vedere quella Bambina, poi, saltellare via felice.