E voi li avete strappati

striscione in 5° C 

Nella nostra classe c’è una colonna, accanto alla lavagna, dove avevamo attaccato diversi fotomontaggi e un sacco di foglietti con le migliori castronerie dette dai professori. Quelli passavano, gironzolando dietro la cattedra, davano un’occhiata e sorridevano, chi più chi meno; qualcuno ogni tanto controllava se avevamo aggiunto qualche sua frase.
Non abbiamo scritto sui muri. Abbiamo attaccato un po’ di foglietti con il mio scotch da due soldi, non rischiava di venir via neanche l’intonaco.
Per darvi un’idea, a Natale disegnammo sulla finestra con la neve spray, lasciammo un post-it sul vetro avvertendo che avremmo pulito noi, e infatti durante un’ora buca s’è lavato tutto a dovere.

Sulla colonna l’altro giorno non c’era più nulla. La preside ha fatto togliere e buttar via ogni cosa.

Allora mi sono incazzata
C’è gente che sporca e smonta e distrugge senza riguardo a nessuno, noi c’eravamo inventati una cosa carina e l’abbiamo fatta in modo civile, ma questo alla ruspa dei regolamenti non interessa; né conta se quei foglietti per noi erano memoria* – sì, un po’ come quella su cui ci propinano conferenze e progetti; però la nostra è una piccola memoria di stupida vita scolastica, e allora si può strappare e gettar via, chisenefrega!
Tappezziamogli l’aula di roba, ho detto; qualcuno ha aggiunto scriviamoci queste cose, sì, lungo tutto il muro, tre lettere per foglio, bene in alto perché sia difficile toglierli.
Così, abbiamo impiegato una provvidenziale ora buca per consumare un pennarello rosso su una cinquantina di fogli.

Adesso, entrando in quinta C, si vede sul fondo, in alto, una frase lunga una parete e mezzo.

C’è chi imbratta, chi sporca, chi offende. Noi volevamo solo rendere immortali i nostri momenti che ora nessuno ci renderà.
Voi li avete strappati.
(La Lolli ha voluto aggiungere: non abbatterete lo spirto guerrier ch’entro ci rugge! ^^ )

Tiè.

[E anche se siamo riusciti a battibeccare sulla grafia con cui scrivere e altre scemate, anche se ultimamente abbiamo i nervi a fior di pelle, anche se i tre o quattro che se ne infischiavano c’erano sempre, mi è piaciuto quel mettersi lì, in catena di montaggio, a lavorare insieme per la nostra reazione. Ché nonostante tutto, alla fine, sono un po’ orgogliosa della mia classettina]

*Abbiamo cercato di recuperarla, quella memoria. A forza di rileggerle e riderci su, un po’ di frasi le ricordavamo. Se qualcuno ne ricorda altre, si faccia avanti nei commenti!

La fisica è donna, e come tale traditrice!
Cos’è una ragazza madre oggi? Una single aggressiva!
Il ping pong è la masturbazione del tennis
Quando nasce un figlio si ha il terrore che salti fuori il negretto!
L’aquila è bicipite… bicapite… bicuspide…
Dovremmo comparare questo sonetto a una poesia di Catullo… ma d’altronde anche no!
(prof Sisti): le sistole… che, per inciso, non sono mie parenti…
(prof romana dde Roma) Ma che a Bologna se dice Massini?
Sfera positiva   sfera sorridente

**Censura** …scendi dal pero! (quella di storia insulta amabilmente quella di religione)
Se fate zero fratto zero la calcolatrice vi esplode!
E’ come se Berlusconi dicesse: proletari di tutto il mondo unitevi!