Oceani

mare siculo

M’è venuto in mente sul pullman, mentre si parlava di Bukowski e di letteratura. D’un tratto, una frase, e ho visto il tempo bussare al finestrino e dire ehi, sto passando.

Adesso, penso agli oceani d’acqua, di tempo, di cambiamento, in cui qualcuno è già sparito; e mi domando quanti altri vi annegheranno, di qui a pochi mesi. Alcuni subito travolti dalle prime ondate di luglio; altri, più testardi, logorati lentamente dalla risacca quotidiana dei nuovi impegni, di una vita diversa.
Sarà anche vero che nessun luogo è lontano; eppure esistono luoghi lontanissimi a pochi metri di distanza, abissi che s’insinuano nelle pieghe dei giorni, infradiciando i rapporti di estraneità.

E io, di questi, ho un po’ paura.