Ritorni – 1

Sono tornata all’ospedale del servizio civile.

Davide ha sempre più muscoli ricoperti di lentiggini, e ha imparato a saltare sulla carrozzina quasi agilmente. E’ quello che all’epoca avevo trovato su una barella in sala computer, con aria spaesata. Quel primo giorno mi disse dei suoi viaggi intorno al mondo, dei mille sport; gli feci vedere su internet qualcosa che avrebbe potuto ancora fare.
In meno di un anno – dopo un “no, il basket proprio non fa per me, guarda ci vado solo per conoscere qualcuno come me” – si è infilato in una squadra di serie A che si allena tutti i giorni e se va bene lo pagano pure.
Con la chitarra – quella che “eh adesso faccio fatica, ho disimparato, poi non so più come fare a tenerla comodamente…” – si è rimesso a studiare e medita di diventare insegnante. Ogni tanto – lui che “io non ho mai toccato un computer, io facevo lavori manuali, o uscivo fuori, ma che è il computer…” – mi scrive su facebook o si fa trovare su skype.

– Che dici, tu che hai viaggiato un sacco – gli chiedo, appollaiata al suo letto – dove potrei andare st’estate?
– In vacanza? Va’ in Irlanda, io lì ci tornerei. Però si guida a sinistra, devi trovare qualcuno che sappia andarci…
– Praga – consiglia il vicino di letto. E’ un sardo sornione di mezz’età, dalla voce tranquilla, mai visto prima. – Certo, se non sai fare i gradini impennando te ne resti in albergo
– Eri andato da solo?
– In nove. Nove tutti in carrozzina: la mia squadra di tennis. Se ci sei già stata, allora prova Budapest. E se no Vienna. Bucarest. Polonia. L’est: l’est l’ho girato, è bellissimo; certo, ti devi un po’ adattare. – Ha elencato i suoi viaggi con poche parole, discretamente – Dublino. Ovviamente Parigi, Londra. Amsterdam…. – e ai miei tragicomici racconti d’interrail annuiva con placida cortesia, senza troppo ridere.
– Lui è un altro di quelli fortunati – mi ha poi spiegato Davide – incidente sul lavoro, sai.. quindi ha tutto. E dopo l’incidente ha messo su due società. Mi ha regalato una carrozzina da quattromila euro, tanto, non la usa mai…

[continua…]