Perché non ti apri?

Io cercavo di raccontarti qualcosa di me
– ricordo la mia camera com’era allora, tu a dondolarti sulla mia sedia, e a toccare le cose, a giocare con le mie cose (che rabbia,
se le rompevi!) –

tipo: un’improvvisa scoperta sul Bene e sul Male, un’idea geniale per Cambiare Il Mondo,
o, peggio, gli ultimi due centimetri di contorno che avevo tracciato, finalmente, attorno un’emozione scoperta
– peggio ancora, un’emozione che riguardava te

e tu, lo ricordo bene, scherzavi, o cambiavi argomento.

Lo ricordo bene perché ho cambiato il tu, in sette anni, ho cambiato moltissimi tu,

ma mi sento costantemente allo stesso modo, fissata da due occhi vacui che non capiscono,
a cui non interessa

l’intimità

e che un giorno, chiacchierando di una crisi qualsiasi, chiederanno ingenui: perché non ti apri?

[Credo bisognerebbe vietare alle bambine di avere amici maschi, biologicamente più stupidi fino all’adolescenza. Provocano traumi]