Salvezze

“Nelle relazioni di aiuto c’è questa possibilità di capovolgere il rapporto e di scoprire che chi aiuta è in realtà aiutato. Ma tutto questo consente continui equivoci, sentimentalismi che non hanno né capo né coda e che fanno apparire il disgraziato, reso tale da eventi catastrofici, come un elemento salvifico; fanno apparire la sofferenza come una vera manna caduta dal cielo, perché permette agli altri di diventare salvatori, e il salvatore diventa a sua volta salvato da colui che ha salvato. Questo labirinto può far perdere ogni via d’uscita e può permettere qualsiasi acrobazia dialettica. Per questo è necessario cercare di ancorare la riflessione a microstorie e ogni tanto alzare gli occhi per guardare l’orizzonte, un orizzonte di storia di cui non siamo padroni, ma solo viandanti.”

(Andrea Canevaro, La relazione di aiuto)