Dopo una certa età , le parole perdono la punta. Diventano pallette rimbalzine che giocano a fare rumore scappando da tutte le parti della stanza.
Ed è inutile, più ne lanci, più si scontreranno fra di loro fino a riempirti il pavimento e farti scivolare, una bella culata su un tappeto duro di parole sferiche.
Non lasciano più un segno. L’interlocutore diventa un’enorme pancia tesa e obesa su cui le parole rimbalzano con un boing di compiacimento. Non c’è più niente di plasmabile, o almeno ammaccabile, lividabile. La pancia ha la sua definita e arrogante rotondità . La risposta sempre lo stesso, sordo boing.
[Credo di avere un’allucinazione]
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