Domanda sommessa:

“ma non è ora di smetterla di pensare per categorie contrapposte?
Non è una spaventosa forzatura, una più o meno consapevole falsificazione della realtà?

Prendiamo la cosiddetta “questione gay”: ma siamo proprio sicuri che il mondo si divida in omosessuali e eterosessuali?
Certo, se partiamo da lì, difficile uscirne, soprattutto difficile trovare i punti in comune, le analogie, le somiglianze.
Ma se invece provassimo a prendere in considerazione altri aspetti, magari legati alla sfera sentimentale o erotica che dir si voglia, chissà, potremmo scoprire cose impensate.

Per esempio, che il mondo si divida tra quelli che si innamorano a prima vista e quelli che hanno bisogno di tempo e verifiche; quelli che mettono la fedeltà al primo posto e quelli che non ce la fanno proprio; quelli che amano dormire insieme e quelli che preferiscono il letto singolo; quelli che credono nella famiglia e quelli che solo al pensiero gli vengono delle allergie fastidiosissime; quelli che si ricordano tutti gli anniversari e quelli che non c’è verso di fargli memorizzare nemmeno la data di nascita (la propria, figurarsi quella del pur amatissimo bene); quelli che hanno bisogno di raccontare tutto alle amiche (sì, vale per maschi e femmine) e quelli che non parlano neanche sotto tortura; quelli che dopo tre giorni son pronti a traslocare e quelli che dopo tredici anni gli sembra un azzardo un po’ prematuro; quelli che il sesso innanzitutto e quelli che ne fanno anche a meno, grazie; quelli che se siamo già amici non c’è verso di innamorarsi e quelli che riescono a lasciarsi andare solo con qualcuno che conoscono bene; quelli gelosi, quelli possessivi, quelli che la libertà innanzitutto, quelli che diciamoci tutto, quelli che basta che non me lo vengano a raccontare; quelli che perdonano; quelli che ogni tanto spariscono; quelli che ti stanno vicino comunque, sempre e per sempre; quelli che hanno cura di te; quelli che si capisce da subito che ti faranno soffrire; quelli che non hanno mai dimenticato il primo amore; quelli che sperano che questo, finalmente, sia l’ultimo.
E se proprio vi sembra rilevante, mettiamoci anche quelli che si innamorano di persone dello stesso sesso e quelli che invece no – ma è solo un dettaglio.

E a voler ben guardare, neanche particolarmente significativo.”

(Lella Costa)