Mi va di sperarlo

"Ci sono alcuni miei studenti che mi hanno fatto vedere i loro blog. Sono rimasto veramente molto colpito dall’intensa poesia che emana dalle loro pagine. Frasi bellissime, mai lette in alcun libro, idee meravigliose, diari strazianti di amori e passioni. E alcuni di loro non vanno neanche tanto bene a scuola, anzi dalla maggior parte degli insegnanti sono considerati ottusi o insensibili. Poi mi sono messo a guardare i siti degli insegnanti e alcuni loro blog. Mi chiedo ma chi sono sono gli insegnanti e chi sono gli studenti? i siti degli insegnanti (oltre ad essere veramente brutti) sembrano creati da uno che si è appena fatto un acido…sono pieni di odio, di gelosia, di discorsi politici senza senso, di cazzate insomma…"

Questo l’ho pescato in un newsgroup di insegnanti.
Ora, in effetti non è vero. Ogni tanto sbircio l’attività blogghico-letteraria di qualche prof beccato in rete, e c’è veramente di tutto, dal deluso all’idealista, dal rassegnato incazzoso all’ironico impegnato. Così come c’è di tutto fra i blog di noialtri, qualcuno posta solo canzoni biecamente copiaincollate, altri sbrodolano chilometri di problemi esistenziali o filosofeggiano; c’è chi scrive come parla, chi balbetta quattro frasi infarcite di kappa e chi perde mezz’ora a controllare se le sue dodici subordinate suonano in modo abbastanza poetico.

Qualche anima profondissima ha risposto scetticamente – per la serie tsk guarda che hanno scopiazzato tutto, ché non sono in grado di scrivere cose sensate – ‘azzo, bello avere tanta fiducia negli studenti.
Ecco, a onor del vero bisogna dire che it.istruzione.scuola pullula di frustrati che dicono di odiare il proprio lavoro, i presidi, gli studenti, Berlusconi, i comunisti, la nebbia e il governo ladro che fa sempre piovere; e considerando che su free.it.cattolicesimo il partecipante più attivo appartiene a una setta neopagana, deduco che il mondo dei newsgroup non sia necessariamente rappresentativo della realtà.
Almeno, mi va di sperarlo.