Ti brillano gli occhi – 1

Una sera stavo a prendere un po’ d’aria nello spiazzo antistante la porta dell’ospedale. C’erano tre ragazzi che conoscevo e altri due, un po’ a lato, che non riconobbi. Li squadrai rapidamente e mi sembrò di averli già visti, ma solo nei giorni appena precedenti; dovevano essere nuovi.
Osservai uno dei due un po’ più a lungo. Era un ragazzo sulla trentina, i capelli quasi a zero, occhiali sottili e faccia pulita. Mi ricordava qualcosa. Si accorse che lo guardavo e distolsi lo sguardo.

Mi sistemai accanto a uno dei ragazzi che conoscevo, scuotendolo per la ruota.
– Ecco la mia lauta cena – ho scherzato, scartando il plum-cake che avevo preso alle macchinette.
– Mangi sempre così poco?
– Anche meno!
– Ma non dovevi andare a scroccare alla festa di quello al secondo piano? – mi ha chiesto un altro.
– Sì, ma la Sara mi ha piantato in asso – ho risposto – ha incontrato uno in corridoio e s’è fermata da lui…
РVabb̬ potevi andarci da sola, che ti frega!
– Dai, nemmeno conoscevo il festeggiato…
– E che ti frega…

Ecco dove l’avevo visto, pensava una metà di testa mentre l’altra accompagnava la conversazione. Nel corridoio, stamattina, quando ho pensato ehi, questo dev’essere uno nuovo del reparto Rientri – era senz’altro dei Rientri perché stava troppo bene fisicamente, niente calze e pancera, e muoveva con agilità una carrozzina figa, non di quelle prestate dall’ospedale – e poi dev’essere anche un tipo sveglio.

– Sì beh – ho ripreso – potevo andare e dire ehi ciao non so chi cazzo sei ma comunque auguri, hai mica da mangiare?

Continuammo a immaginare scenari ridicoli per qualche minuto, finché a uno a uno i miei interlocutori rientrarono per andare a letto.

– Anch’io entro, che vado studiare – disse l’ultimo. Faceva le superiori, e l’indomani aveva l’esame di riparazione. Il suo liceo avrebbe inviato il compito via fax, dalla Sicilia, e lui lo avrebbe svolto lì, sotto la supervisione della Scuola in Ospedale.
– Ah giusto! In bocca al lupo allora – risposi, e mi mossi per rientrare anch’io. Erano rimasti solo i due sconosciuti.

Giusto, i due sconosciuti.

Mi fermai lì.
E non ci fu bisogno di aspettare molto.

[…continua…]