Bordo

Adesso scenderei a farmi un giro
– non avessi questo raffreddore che poi, non è che ce l’ho, è più
una scusa un’interruzione –
c’è un pomeriggio pennichella così estivo e sudaticcio, da leggersi qualcosa
sul bordo del letto alzando lo sguardo fuori ogni tanto oppure
scrivere un po’ di righe a caso solo per sentire il
sobbalzo dell’a capo fuori posto – un po’ come quando stai
per addormentarti e ti sembra di ca
dere e ti svegli in soprassalto –
giocando alla soddisfazione di deciderli in anticipo
– i soprassalti, dico – che di solito son così bastardi da non
dirtelo non
dirtelo che stanno lì subito dietro e che dovresti fare at
tenzione ché la vita ti balbetta e tu
sei una parola di tro
troppe lettere per dirle tutte insieme per legarle dentro un senso – cosa? un senso e poi come potrò scappare
Certo un senso è poi un casino starci dentro meglio
il bordo del letto alzando lo sguardo fuori ogni tanto oppure