Pronte a farsi movimento e luce

Giorgia ogni tanto si vuole fare del male, così sale in biblioteca – ambiente utilizzato in genere per qualunque attività, tranne la lettura – e si fa prendere la tastiera.

– Allora, ce la facciamo a sfilarla…?! – diceva stizzita alla sorella, che sul pavimento tentava di aver la meglio sulla scatola, estraendo la tastiera in una nube di polistirolo.
Giorgia, come quasi tutti quelli che non riescono a fare le cose da soli, è parecchio insofferente quando gli altri fanno qualcosa al posto suo e lo fanno male. Ma credo che questo amplifichi un tratto caratteriale già suo, quel tono un po’ didattico e un po’ snob che tira fuori quando al karaoke si fa musica troppo plebea.
Simona armeggiava con la tastiera osservando il filo elettrico troppo corto, con aria un po’ smarrita.
– Pren-di una cia-bat-ta, – ha cantilenato Giorgia.
Preeeendi una ciabatta, traaattala male… – ho riso per sdrammatizzare. Ridono anche loro; posano la tastiera sul tavolo. Una mano scollegata dal cervello cade informe sui tasti.

Sdlen.

– Vi serve altro? – ho chiesto, chiudendo l’armadio degli strumenti.
– No no..
Ok. Allora me ne vado. Ho la sensazione che Giorgia preferisca restare sola coi suoi fallimenti, per picchiarli e piangerli senza imbarazzi.

РScusate, ̬ qui il corso di musica?
Una ragazza che non avevo mai visto stava sulla porta della biblioteca.
– Veramente è di giovedì – le ho spiegato, mentre uscivo verso la sala informatica.
– Ah, niente, è che avevo visto gli strumenti e pensavo ci fosse l’insegnante di musica…
– Beh, qui c’è un’insegnante di musica, – han risposto le sorelle quasi in coro, sorridendo. – Entra, entra…

E’ vero, Giorgia insegnava pianoforte. Le ho osservate un po’ da fuori; mi davano le spalle. Mi sono chiesta se dovessi stare ad aiutare, a cogliere l’occasione per conoscere una nuova paziente, capire qualche necessità.
Poi, qualcosa mi ha detto che non serviva.

Sono tornata ad affacciarmi dopo un’oretta, giusto per controllare che fosse tutto a posto.

In biblioteca c’erano almeno otto persone sedute in cerchio, e Giorgia stava concludendo la sua lezione di musica e canto.

[…pronte a farsi movimento e luce]