E lasciare che un’altra storia cominci

– C’è mister Magorium in tv – ha sorriso indicando Sky Cinema. Dalla cuffia sul cuscino usciva uno scricchiolìo di voci. – E’ molto bello… è un film pieno di fantasia, guarda, guarda adesso! Vedi, quel giocattolo era grigio ma ora è tutto colorato perché il bambino ci ha creduto!
Giorgia avrà più di quarant’anni ma riesce ad essere bambina come, forse, si può solo da adulti – quando non si deve più dimostrare niente. Al telefono chiama ancora il marito tesorino e se vuole può raccontarti anche il pranzo del giorno col tono magico ed entusiasta di una lettrice di favole. Poi a volte, quando si ricorda che il finale della sua favola personale di pianista jazz è stato improvvisamente riscritto, piange.

– Sai, quando mia sorella era piccola la portavo alla villa comunale – raccontava – c’era un trenino… quando lei non voleva mangiare la portavo sul trenino, che passava in mezzo a un piccolo zoo, e le dicevo… ecco, siamo in Africa! E ora siamo in India, e ora…
– …Oppure – continuava – le dicevo che il cielo stellato è una magia, solo che un giorno c’erano le nuvole, e lei mi chiese ma come, oggi la fatina non ha fatto la magia?
Rideva. Giorgia ride senza far rumore, spalancando la bocca senza fiato. Mi sono appollaiata col mento sullo schienale di una sedia, guardandola.

– Ti piace fantasticare, eh – le ho detto. E ho pensato che io forse non ho mai saputo farlo.
– Sì, molto. Ma dal 28 maggio non ci riesco più.
Si fa scura in volto. Mi aspetto che le si spezzi la voce, e invece continua in tono razionale, come se si stesse spiegando un pensiero.
– Non ci riesco perché devo ancora scoprire le mie possibilità. Ora che faccio? Prova ad andare in piscina, provo il corso di computer, provo a dipingere… ma di queste cose, che m’importa? Le faccio adesso per… esplorare le possibilità, capire cosa posso ancora fare. Poi c’è il secondo livello, ed è scoprire… a cosa mi servono, cosa voglio fare. Mi serve dipingere? No, non sono brava, e nemmeno mi interessa, non è così che so trasmettere emozioni…

Ti chiedo solo di girare la pagina – gracchiava la tv dalle cuffiette. Mr Magorium stava per morire e si congedava. – …di continuare a leggere, e lasciare che un’altra storia cominci.

[ – Hai sentito? – mi dice, allungandomi le cuffie. – E’ la stessa cosa che mi hai detto tu l’altro giorno… ]