[Libere interpretazioni dell’ultimo ermetico parto di Tartufone]
[Abbiamo proprio tempo da perdere]
…Capitoli:
- Tasso alcolemico e tappeti rossi
- DD per gli amici
- Benzoino, l’orzata da festino
- Il conflitto delle interpretazioni
- Assassinii
- …Ma CHI è Tartufone?!
- I – secondo te cosa vuol dire l’ultimo incomprensibile post di tartufone? necessita studio filologico molto approfondito
- G – crudamente?
- I – mm.
- G – parole messe insieme in base al suono.
- I – dài, un senso deve esserci. Ora, solo perché è tartufone e non petrarca.
- G – non necessariamente… tartufone adora stupire con i suoi trucchi.
- petrarca non lo faceva semplicemente perchè non voleva farlo, ma avrebbe potuto.
- burchiello lo ha fatto.
Tasso alcolemico e tappeti rossi
- I – ma dai. secondo te chi è il tu? dio?
- G – una lei. Clamore in fa diesis, la cascata di marmo insanguinata dal reccàrpet
- e la luce di prosecco magnifica e pendente. questo è vino.
- I – a parte il prosecco, nel resto dov’è il vino?
- G – la cascata di marmo insanguinata
- I – ecco, cos’è?
- G – in fa diesis… un’atmosfera musicale e giocosa.
- la cascata di marmo… un ambiente raffinato, dove si suona e si beve.
- un ritrovo, un convito magari in un palazzo
- I – e reccàrpet?!
- G – …wikipedia?
- I – ma dev’esser un gioco di parole
- G – sicura?
- I – se cerchi su google non trovi granché
- G – mm
- I – potrebbe essere red carpet!
- G – forse un altro vino?
- I – tappeto rosso, red carpet con la festa ci sta
- G – stiamo ingranando :D vediamo il resto.
- Tutto il languore di Verlaine più 0,43, una leggera assenza sinaptica, una lacuna.
- quella cifra m’inquieta. e avvalora la mia ipotesi che siano suoni.
- verlaine = maledetti francesi = feste, droghe, assenze sinaptiche
- I – mm.. sì lo 0.43 mi resta ignoto però. dài, non sarà a caso.
- G – suoni vuoti. o forse allucinazioni dovute alla droga.
- I – 0,43. tasso alcolemico?
- G – hai ragione. il vino ha un tasso alcolico il che, connesso con verlaine etc etc…
- insomma, un festino alcolico poetico drogaiolo
- I – sì, ma non il tasso alcolico del vino, sarebbe troppo basso. il tasso alcolemico nel sangue.
DD per gli amici
- G – si, ancora più azzeccato. Scendi tu come da nube. Chi ministra gli astri e spartisce le maree?
- Chi ti condurrà oltre l’atrio e il mio sguardo assassino? La folla degli invitati recalcitra e ondeggia.
- nube, astri, maree = donna o Dio. comunque presenza divina, nomotetica
- I – sì esatto lui mischia spesso le due cose. "lui", poi. diciamo che copia illustri precedenti.
- G – però questa presenza deve abbandonare il festino.
- l’io poetico non sembra avere un rapporto placido con lei.
- (montale, non rivoltarti nella tomba)
- I – (perché non dante, allora)
- G – (ma sarebbe di seconda mano, è montale il coinvolto)
- I – (cioè?)
- G – (la donna folgore)
- I – (mm, già.) ma torniamo a noi.
- G – si. tartuf… l’io poetico. non sembra avere un rapporto tranquillo con la donnaDio.
- chiamiamola donnaDio.
- I – DD per gli amici.
- G – DD sia. ma sembra Dylan Dog!
- I – ahahahha
- G – ah, no, quello è DYD. dunque lo sguardo assassino…
- apparentemente la folla degli invitati al festino rumoreggia
- perchè non vuole che la DD venga allontanata. o lo vuole?
- recalcitra… cioè, non vuole. ma cosa?
- I – che DD arrivi?
- G – l’atto che sancisce l’inimicizia tartufone – DD è già stato compiuto?
- ah, ma la DD è GIA’ alla festa, penso.
- I – scende come nube
- G – al party verlainesco.
- I – poi c’è un’altra entità – quella che dovrebbe amministrare astri e maree –
- che dovrebbe condurre anche lei
- G – Scendi tu come da nube. Chi ministra gli astri e spartisce le maree?
- Chi ti condurrà oltre l’atrio e il mio sguardo assassino?
- La folla degli invitati recalcitra e ondeggia. ma aspetta, non sono la stessa?
- I – non è esplicito. non è da dare per scontato, secondo me.
- G – non ha il gusto di evitare lo iato.
- I – anche perché dice "Chi ti condurrà…" quindi c’è un chi e un tu
- G – però, dai, siamo sul fonosimbolismo spinto: minISTRA gli ASTRI
- I – beh, è tartufone
- G – a me pare che colui che ministra etc. sia colei che è invisa a tartufone.
- la stessa che scende dalla nube. come nube, anzi.
- I – lascia sospeso che sia invisa… non ne sono affatto certa
- G – la connessione è stretta, tra nubi, astri e maree… è invisa: lo sguardo è assassino.
- c’è un conflitto. o forse è erotismo.
- I – ma più tardi l’aspetta
- G – eeehi, a quel punto ci arriviamo DOPO.
- I – e si convince della sua perfezione
- G – mo’ passo per passo.
- Scendi tu come da nube. Chi ministra gli astri e spartisce le maree?
- Chi ti condurrà oltre l’atrio e il mio sguardo assassino?
- La folla degli invitati recalcitra e ondeggia.
- la DD se ne deve andare (dopo essere stata condotta da chi ministra etc.)
- ma il pubblico non vuole che se ne vada.
- I – non sono d’accordo
- G – spiègati.
- I – leggi attentamente. ci sono due entità: un TU che scende, che arriva,
- e un CHI evocato – ma assente – che avrebbe il compito di condurre il TU
- G – esatto. e fin qui.
- I – non c’è nessuno, per ora, che la conduce. nemmeno la folla: infatti recalcitra e ondeggia.
- G – eh, la folla non vuole che se ne vada condotta dal CHI.
- I – ma da dove trai che se ne sta andando?! sta arrivando: scende
- G – OLTRE l’atrio: via. scende, ma se ne va subito.
- …no, a pensarci bene scende ed ENTRA. hai ragione.
- I – esatto. alè!!!
- G – epperò lui ha lo sguardo assassino. ma dunque la folla è sconvolta dall’apparizione di lei.
- I – può darsi. fin qui abbiamo abbastanza chiarito, direi di andare avanti e capiremo meglio
- G – m. asp. è assodata la tensione erotico-sanguigna dell’io poetico nei confronti della DD?
- I – secondo me sì, ma soprattutto in virtù delle strofe successive.
Benzoino: l’orzata da festino
- G – Mi sfiori, il benzoino. Già ti pèrdono i silenzi, ti pèrdono i seduti, ti pèrdono i voltati.
- Per quell’unico palpito solo mi convinci della tua perfezione.
- E se perfetta circolare, tornerai qui, dove ti aspetto. benzoino?
- I – profumo
- G – "Benzoino, nome scientifico: Styrax benzoin Dryander o Stirax benzoides
- Craib della famiglia delle Styracaceae.
- Pianta arborea o arbustiva, odorosa, delle Policarpali, con fiori a ombrella o capolino e frutto a drupa;
- da esso si estrae un olio odoroso usato in profumeria. Del benzoino si utilizza la resina, Benzoe F.U.,
- che contiene benzoato di coniferile, leggermente tossico, che viene impiegato per la cura di dermatiti
- da contatto e la cura dello herpes simplex labiale.
- Le aree di produzione sono quelle Siam, Laos, Vietnam, Cambogia, e Thailandia.
- Dal benzoino viene estratta l’essenza principale con cui si produce l’orzata in Italia."
- ORZATA, ILA! BEVANDA DA FESTINO!
- e siam sempre lì! certo, ANCHE il profumo, correlativo oggettivo di lei.
ORZATA, ILA! BEVANDA DA FESTINO! e siam sempre lì! certo, ANCHE il profumo, correlativo oggettivo di lei. - I – da dizionario: "resina profumata estratta da tale albero, ricca di acido benzoico,
- usata in medicina e profumeria"
…scusa, ma da quando l’ORZATA è da festino!? - G – l’orzata è una bibita gassata da fighetti
- I – …a me ricorda più una specie di tisana.
- G – …ma è tipo gazosa, ve’. …o no?
- I – "L’orzata si presenta sotto forma di sciroppo di colore bianco lattiginoso
- da allungare in acqua fresca". non credo.
- G – (wikipedia, io ti venero)
- I – e poi scusa
- G – ma è a base di mandorla, ila… come il latte di mandorla
- I – si sfiorano… cosa gli trasmetterà, l’orzata o un profumo!?
- G – e vabbè, ambivalenza… certo che il profumo
- I – ok, vada per l’ambivalenza
- G – ma anche la bibita… l’atmosfera da festino
- I – cmq secondo me c’è sicuramente una citazione dietro che noi non sappiamo
- G – ovvio che il significato principale è il profumo
- I – non ha messo proprio il benzoino a caso. chissà chi lo cita.
- G – sicura?
- I – no, ipotizzo. ma qui non ci possiamo arrivare, andiamo oltre
Il conflitto delle interpretazioni
- G – il congiuntivo.
- I – quale?
- G – mi sfiori (dio, questi iato)
- I – congiuntivo!?! io pensavo (tu ) mi sfiori, come scendi tu
- G – mi sfiori, il benzoino. la virgola. congiuntivo esortativo o concessivo, penso.
- "mi sfiori pure, quell’odore".
- I – …secondo me è "mi sfiori, (sento) il benzoino"… beh sono possibili entrambe
- G – un po’ ardita, questa sintassi.
- I – non avevo pensato alla tua
- G – l’usus?
- I – e poi è tutto rivolto a un tu, sia lo "scendi tu" della strofa precedente
- sia i verbi successivi, "già ti perdono…"
- quindi anche "mi sfiori" lo vedrei rivolto al Tu
- G – può essere e può non essere. non sento pencolare verso uno dei poli.
- I – sì teniamole entrambe
- G – ma quella virgola…quella virgola… è la virgola del concessivo, vedi…
- mi sfiori pure, quel benzoino!
- I – massì ci può stare boh andiamo avanti
- G – andiamo. Già ti pèrdono i silenzi, ti pèrdono i seduti, ti pèrdono i voltati.
- I – vediamo… chi è che la perde? i silenzi, i seduti, i voltati.
- quindi tutti quelli che… sono in qualche modo passivi.
- G – si. che non reagiscono a lei
- I – esatto
- G – c’è un’indifferenza generale
- I – esatto… d’altra parte prima la folla recalcitrava e ondeggiava
- G – il colon trimembre anaforico crea un senso di definitivo.
- I – anche lì c’era diffidenza
- G – recalcitrava e ondeggiava per lo stupore. poi si cheta.
- I – in ogni caso non va verso di lei, si tiene a distanza
- G – si sono spenti. COLON TRIMEMBRE ANAFORICO.
- peccato per tutti quegli iati! mi torturano la bocca
- I – ma che cazzo è ‘sto iato!?
- G – amen. incontro tra due vocali. di due parole diverse. una alla fine, una all’inizio.
- I – ah ok. cmq DD provoca un palpito con cui il nostro si convince della perfezione.
- una specie di illuminazione
- G – per quell’unico palpito solo mi convinci della tua perfezione.
- E se perfetta circolare, tornerai qui, dove ti aspetto.
- I – DD ha un "movimento" circolare: è scesa, l’ha sfiorato, se ne sta andando ..MA tornerà
- G – palpito a chi??? a chi l’ha provocato?
- I – all’io
- G – al Nostro, presumo.
- I – esatto
- G – manca un verbo in ‘e se… circolare’
- I – e se (in quanto) perfetta (sei) circolare… dato che il cerchio è notoriamente forma perfetta
- G – …sintassi ardita… il cerchio degli etereni ritorni.
- I – conosco il mio pollo.
- G – ooooh tenerezza ^^
- I – comunque.
- G – si.
- I – lui sta lì, aspettando il ritorno. e poi descrive quest’attesa
Assassinii
- G – quando il cerchio si chiuderà.
- In piedi, timido e orante, e i grani del rosario le scalfiture del tamburo della colt tra le mia dita
- sotto il doppio petto (sotto pelle) sotto il vociare e il trapestio (sotto tutto).
- I – già. aspetta in un modo che avvalora l’associazione donna-dio;
- però ritorna il motivo dell’assassino che dobbiamo ancora spiegare bene.
- G – la vuole uccidere. ma perchè.
- I – questo è inspiegabile, credo. cosa c’è "sotto"?
- G – nell’intimo. interiori intimo meo.
- I – ma cos’è che sta sotto… la colt? non vedrei il senso.
- anzi forse sì, beh, una colt sotto al doppio petto ci sta.
- e metaforicamente la voglia di uccidere sotto pelle, nell’intimo ecc
- e sotto la confusione quotidiana del vociare e del trapestio.
- G – si.
- I – mm. ok. resta da capire perché uccidere DD!
- G – i grani del rosario… le scalfitture…
- I – beh, è nel parallelismo donna-dio e assassino-orante
- G – minme percezioni tattili. di nuovo, estenuazione delle percezioni dovuta al festino drogaiolo
- I – già
- G – e la sua volglia di uccidere è sotto tutto, è il massimo segreto, la massima intimità.
- I – sì
- G – perchè uccidere.
- I – ..conoscendo tartufone, potrebbe essere semplicemente
- la trasposizione poetica dell’ultimo film d’azione che ha visto -.-
- G – comunque è fin troppo astratto e fonico. sa molto di accattivazione gratis.
- I – ahahah… beh sarebbe coerente col suo stile
…Ma CHI è Tartufone?!
- G – ma chi è tartufone, ila?
- I – cioè?
- G – chi è?
- I – non ne ho idea. è chiusissimo e impenetrabile nella sua identità, il modo in cui scrive lo dimostra
- G – già. come sfondarlo?
- I – ahahah ma no, perché sfondarlo. ha diritto alla sua privacy.
- G – ennò. noi si deve INTRUDERCI! santo cielo.
- I – giulione, mòderati
- G – io sono immoderato, via.
- I – lo so bene -.-
- G – ma via, vo bene così.
- I – eh che dobbiamo fare. io quasi quasi gli mando questa conversazione
- G – siiii la postiamo come commento?
- I – sarebbe troppo lunga… ero indecisa se farne un post io, o mandargliela via mail
- G – … ok, anch’io voglio farci un post. mettiamoci d’accordo.
- I – no, tesoro, l’idea è mia, uè U.U
- e IO so formattare il testo in modo che sia leggibile mwuahuahauha
- G – … ANCHE IO! >.< …eppoi l’idea l’ho avuta quando l’hai avuta tu.
- mentre analizzavamo la prima strofa. tiè.
- I – beh possiamo sempre postare a reti unificate.
…E così fu. Controllate su Monte Analogo.
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