Il reale interesse

Se Berlusconi vuole garantirsi l’immunità per la durata del suo mandato non è perché ha paura della galera, ma perché si rende conto che una eventuale condanna lo costringerebbe alle dimissioni, e bloccherebbe sul nascere quell’opera di rinnovamento e di rilancio che è riuscito ad avviare […].
Ora, io mi domando quale sia il reale interesse dei cittadini: vedere condannato il premier per una oscura vicenda di corruzione risalente a molti anni fa, o addirittura per avere raccomandato, da capo dell’opposizione, alcune attricette alla Rai, o permettergli di portare avanti senza l’incubo di una continua persecuzione giudiziaria un progetto di governo che – forse – ci aiuterà a stare tutti un po’ meglio?
(Livio Caputo su “Il Bologna” del 2/7/2008)

E’ quasi convincente. Via, lasciamo che rubacchi per i fatti suoi – tanto lo fanno un po’ tutti – basta che non rompa le scatole a me, che non s’infili nel mio giardino.
E andrebbe pure bene. Bandiamo ogni moralismo, spazziamo l’etica sotto il tappeto (da risollevare in fretta e furia in caso di aborti ed eutanasie) e diamoci al più essenziale utilitarismo. Guardiamo solo al nostro giardino. Ma guardiamoci davvero.

Il giardino intero, dico, non i quattro fili d’erba sulla soglia. E accorgiamoci che impedire le intercettazioni serve a Silvio ma manda a puttane quasi tutte le indagini italiane (anche quelle sul ladro ch’è entrato nel mio giardino), che bloccare i processi serve a Silvio ma ne ferma altri centomila, che se non possono indagare su Silvio non solo non sapremo se manda sgualdrine a corrompere senatori (pagati coi nostri soldi ed eletti coi nostri voti e che legiferano sulla nostra vita), ma nemmeno se usasse il suo potere per compiere qualunque tipo di reato che va contro il nostro “reale interesse”: ipoteticamente, dal vendere il Ponte sullo Stretto a una banda di mafiosi che lo costruisce in sughero per cui ci crolla sotto il culo, al raccomandare come primario d’ospedale un chirurgo deficiente che ucciderà tua madre.

Questo è il nostro giardino. E se il nostro interesse è tenerlo pulito, non possiamo togliere le forbici ai giardinieri.