Ora ci vorrebbe una cartina

– nel senso di mappa – da scorrere col dito fermandolo a caso, qualche nottata su internet cercando ostelli, una moleskine nuova da riempire, e il rumore del treno già in testa.

Ah, ovviamente anche qualcuno sul sedile accanto.

[Non poter rispondere a un "che farai d’estate" richiama improvvise consapevolezze.
In effetti, non c’è nessuno.
]