Non ho abbastanza parole

Stasera non ho abbastanza parole. Avrei voluto raccontarvi di una panchina un po’ nascosta, cercata per fuggire a una festa di bambini; di un libro che m’ero portata ma non ho aperto, perché mi sono distratta a tagliuzzare un filo d’erba. E poi, dei pensieri venuti a cullarmi in quella strana pace; dei colpi sordi, che ancora agitano un vecchio baule in cui ho sigillato qualcuno da anni, per potermi salvare; e della rassicurante solitudine dove ho slacciato la maschera – solo a me dovevo render conto di un’aria che pareva triste. Ma queste semplici cose che accadono ascoltando musica al tramonto, non posso spiegarvele. Ci sono poesie che non si scrivono, si vivono soltanto.