E adesso buona vita anche a voi

Nella strada sotto casa festeggiano i clacson, quelli dell’itis fuggono gridando dall’ultimo giorno di scuola.
E per me è passato un anno.
Non me ne sono mai andata davvero, però, forse m’è mancata poco anche per quello – torno sempre lì, i prof li vedo, i compagni che contavano li sento ancora. O sarà che alzarsi tardi è più bello di ogni nostalgia, così come il non studiare più matematica, il non litigare per un’interrogazione programmata.
Però so ancora bene quella strana malinconia mista a sollievo, gli occhi lucidi guardandosi attorno nell’aula diventata improvvisamente ricordo. E oggi mi sento anch’io un po’ lì con loro.