Addio

demolizione

 [A un raggio rosso del tramonto di traverso…] 

So che stai arrivando – digrada
la luce, si macchia
d’arancio e prepara
la rincorsa a tuffarsi sopra i tetti –
Ma non presentarti, stasera, al tuo appuntamento
– fermatelo, tenetelo, una nuvola, qualcosa! –
non arrivare correndo col mazzo di rose per l’amante che non c’è…

E invece scendi come sempre festeggiando guardi intorno cerchi freni e smarrito
crolli a rivoltarti tra i rottami
avvinghiando di ombre lunghe il corpo trucidato
e lo avvolgi di baci rossi lo arroventi
ma non puoi resuscitarlo…

L’altra sera ci avevo fatto caso
fischiettava l’aria e soffiava un fresco bello… vi ho guardato
accarezzarvi e splendere, pensando: per quanto?
Sembrava
un addio…

Ora abbracci abbandonato
e stanco un monticchio di macerie
Dura poco, ancora, l’agonia
un attimo e dispari nel blugrigio sera…

Per te è breve
ma per me, la nostalgia?