Bastante allarme bastante amore

[Un bosco in penombra. Un bosco aspro e montagnoso che ha visto vecchie battaglie – ci potresti trovare un elmetto, divise disfatte, ossa scheggiate rimaste sottoterra.
Qualcuno avanza incerto – cauto e rabdomante; assaggia il terreno coi piedi, attento e rispettoso, con precisione di medico e zelo da sacerdote; cerca di farsi strada tra le piante fitte che lo respingono…
E intanto parla al bosco]

Dovrebbero gli assaggi essere cauti e rabdomantici
come mosse di biopsie o di liturgie –
e per questo fecondi, come tu li accordi per tua natura
anche quando pare tu li ricalci,
quando tu falci all’
improvviso ogni cammino –
tabù
di piante invorticate e rintanate giù giù:
……………………………………
e nessuno nessuno nessuno
divinerà toccherà eviterà
con bastante allarme bastante amore
– o bosco ancora e sempre rapinatore
entro il tuo stesso vantarti fantasma-
nessuno rasenterà con adeguato rapimento
e pallore di morte e di speranza
il tuo irriccirti in divieti/avvitamenti,
i tuoi grumi di latitanza,
i crolli rabbiosi nei buchi delle tue tenebre
che sono scrolli graziosi entro gli scrigni delle tue tenebre

(Andrea Zanzotto, "Certe forre circolari colme di piante – e poi buchi senza fondo")

…non è finita; il resto si può leggere qui, verso metà pagina.

Follia interpretativa arbitraria, forzata, ingiustificata e personale:
prendete quel bosco – che era il Montello, vedi prima guerra mondiale – e rendetelo qualcos’altro. Qualcun altro, ad esempio; che so, qualcuno che vieta, che latita, che avete visto crollare in buchi tenebrosi dove però – voi lo sapete – in realtà c’è qualche tesoro. 
Fatto? Ok.

Ora ascoltate quella specie di grido infantile e disperato – nessuno nessuno nessuno – e sentite come cantano le parole così, ritmicamente – con bastante allarme bastante amore/o bosco ancora e sempre rapinatore – quindi figuratevi nella mente quel qualcosa/qualcuno, e voi a guardarlo da lontano con rassegnata empatia, pensando che nessuno, nessuno si abbandonerà a quel rapitore con rapimento, né avrà sufficiente conoscenza per predire, delicatezza per toccare, abilità per evitare gli aculei – né, soprattutto, bastante allarme bastante amore.

[Abbiamo trasmesso: "Viaggi mentali dopo Bertoni", ovvero "Quel che dà ancora un senso a questa facoltà"]