Smetti di contarli

Un giorno d’improvviso t’accorgi che hai smesso – hai smesso da tanto, da quando? Non ricordi – di contare gli amici, di segnare il numero di giorni dall’ultima volta che li hai visti, d’interrogarti su quale casellina gli si addica – conoscente, amico o migliore? – e ti scopri soltanto a passarci nel mezzo, ondeggiando dall’uno all’altro, sfiorandosi appena, oppure schiantandosi addosso per subito rimbalzare via…
Vedi che la nostalgia è diventata una cosa distratta e leggera, un utile promemoria che ti bussa in testa ogni tanto dicendo ehi, è un pezzo che non li senti, fa’ qualche telefonata sorridente prima che ti diano per dispersa. E a volte ascolti bussare per un po’, prima di rispondere.
Forse perché sono già dispersa.

[Certo, se mi metto a ripensarci, qualche vecchia atmosfera può ancora mancare. La grande differenza è che ora accade soltanto quando decido di andare a cercare i ricordi, mentre un tempo erano i ricordi a cercare me]