Seneca parla con disprezzo di chi perde il proprio tempo in studi filologici:
"Nam de illis nemo dubitabit, quin operose nihil agant, qui litterarum inutilium studiis detinentur…"
Traduzione trainiana:
"Di essi nessuno dubiterà che fatichino a non far nulla, che si perdano in studi inutili…"
Certo, "studi dell’inutile letteratura" avrebbe fatto tutto un altro effetto…
{ Leave a Reply ? }