Vita universitaria – 2

Popolazione

La fauna che popola il 38 (e zone limitrofe) è oltremodo variegata. Il professor Ivano D. lo annunciò con sofferente desolazione già alle prime lezioni: "tra la vostra marmaglia ci sono grandi latinisti e irrecuperabili mezze seghe", disse, forse utilizzando un altro registro linguistico.  

I Galvanini del Pranzo 

Sono entrati nella mia vita quando una ragazza lontanamente connessa all’azione cattolica mi ha bussato sulla spalla a Storia Medievale. Il gruppo è composto da frammenti di un paio di classi del Galvani, coi quali si trascorre la pausa pranzo seduti in piazza Verdi. I Galvanini raccontano storie terribili sulla loro esperienza nel liceo classico più borghesemente in della città, della cui illustre tradizione rimane forse soltanto qualche avvizzito professore, radicato alla cattedra da millenni, sul quale girano cupe leggende da raccontarsi ad Halloween.
Per quanto traumatizzati e deviati nello spirito, pare che alcuni tra i Galvanini ne sappiano oggettivamente a pacchi. Ho ascoltato incomprensibili conversazioni sullo stile di Quintiliano e ne ho dedotto che non so proprio una sega. C’è comunque chi sostiene che se la tirino soltanto.
Il gruppetto si è gradualmente volatilizzato man mano che le lezioni del prof. D. si dimostravano, per loro, inutili e già sentite. Qualche tempo fa capitò loro tra capo e collo pure un lutto improvviso, che credo abbia un po’ influito sulle assenze di qualcuno. I miei pranzi si son fatti allora più solitari; resta giusto l’indiano del bar, che ormai mi conosce e appena compaio inizia a scaldarmi un toast.

L’utilità di Geografia Economica

Ho cominciato a frequentare le lezioni con una settimana di ritardo perché avevo letto male sull’orario. Stavo aspettando fuori dall’aula con gli occhi semiaperti – l’unica lezione alle nove, porcadiquella.. – quando ho sentito dietro di me un toscaneggiante Scusa, che tu per haso fai latino hon D.? Il fatto che io sia così riconoscibile ha sempre qualche vantaggio.
Ambra è piena di piercing, sorridente e abbastanza bassa perché io riesca a guardarla in faccia senza troppi sforzi. In aula mi ha presentato Samuele, altro filologo-letterario piovuto in quel corso assurdo. Conosciuti questi due, lo scopo delle lezioni era stato ormai raggiunto, per cui ho smesso di frequentarle.