Prima festa:
- senza ubriachi;
- senza compagni;
- non a casa di Elena;
Ennesima festa:
- condita da delusioni e scazzi sotterranei (altrui) per buche e assenze;
- fisiologicamente noiosa per NoiChePreferiamoDueChiacchierePersonaliAQualunqueFesta;
- in cui l’ultima parte (in pochi, attorno al camino) è migliore della prima (in tanti, attorno a un tavolo);
Conferme:
- quando tutti vogliono andarsene, è il momento di restare;
- per farmi divertire bastano due cose: taboo e qualcuno che suona la chitarra.
Scoperte (non così nuove, ma belle a riscoprirsi):
- esiste un pezzetto di Chiesa - piccolo e quasi invisibile, ma indispensabile come un plettro che saltella tra le corde - che ti farebbe venir voglia di crederci solo per restarci dentro. O per far parte di questo spettacolo, canterebbe Simo.
["...la partita è già cominciata e noi
siamo affascinati..."]
che strani i capodanni.. eh?
quoto. ele
La mia chitarra suona spesso queste parole: “vedi così va il mondo ognuno ha la sua parte, entra nel gioco e giocal a tua parte. Si sa non è ancor nato chi goda l’avventura guardando il mondo dietro al buco della serratura”
Sai come la penso sulle chiacchere personali!
Sempre restare quando gli altri se la telano…
Sottoscrivo. Chitarra, piccolo gruppetto di amici (e non di sconosciuti)…canti invasati intramezzati da struggenti melodie malinconiche…
chi è il master che fa scout e suona la chitarra?!
=D