Mah, potrei andare a lezione da lui

Il tempo o forse
il suo battito dentro
il cuore, le vene
vedranno arrugginito
l’apriscatole sul tavolo
brivido aureo che t’imperla
e con te l’ironia dell’ora
in penombra, le feritoie
i tonfi del condominio intorno – fatica
o poco meno a cena, i ruoli
le valvole di sfogo…
Così l’assoluto pallore del volto
la raucedine e sul muro
solo un’astratta resistenza di rami
e persiane a metà, niente più che il fuoco
pallido di un poster, Matisse
a Zurigo, la sua stanza rossa
la neve sulle viole…

(Alberto Bertoni)

[E’ buffo intuire, attraverso le sue poesie, i tradimenti, le scommesse ai cavalli, i viaggi e le nostalgie di uno che – se voglio – m’insegnerà letteratura contemporanea]