Quando mi sveglio

passo sempre alcuni secondi con un senso di vuoto, di amnesia, come quando hai appena appoggiato una matita da qualche parte ma non ricordi dove, e ti guardi intorno un po’ smarrito. Io passo quei secondi cercando di ricordare, finché ecco, ecco di cosa mi dovevo preoccupare, allora lo stomaco riprende quella sua lieve, familiare tensione, un certo calore mi si sparge addosso, la fronte si contrae appena, un fiume di fotogrammi si svolge in un un istante, e mi riconosco.