Da accettare

Non so perché, ma i 24 anni sono i primi che mi sembrano davvero troppi. Avrei voluto avere più tempo, prima che arrivassero.

Prima che arrivasse il momento di rassegnarsi. Di essere in pari con gli esami, annusare il lavoro col tirocinio, annoiarsi alle feste, ostentare cortesia coi vecchi amici, uscire a coppie, amare per abitudine.

Almeno ho chiuso in bellezza. Un paio d’anni in crescendo e fuochi d’artificio finali, tanto per assaggiare anche le emozioni forti, in modo da poterle riconoscere, quando ne parlano gli altri.
Poi la normalità, coi suoi compromessi, la routine, le lenti grigie sull’autunno. E una felicità da accettare.